Campagna napoleonica e operazione Barbarossa: analogie e differenze

Campagna napoleonica e operazione Barbarossa: analogie e differenze

Sul numero di gennaio di InStoria – Rivista online di storia e informazione è stato pubblicato un articolo che, a nostro avviso, merita una certa attenzione e la cui lettura sarà certamente gradita a tutti gli appassionati di storia militare e di storia napoleonica.
Si tratta di uno studio che, ponendo a confronto una decina di autori (da Chandler a Churchill, da Tarle a Liddell Hart), mette in parallelo due episodi, assai distanti tra loro, della storia russa, evidenziandone analogie e differenze: la campagna napoleonica e l’operazione Barbarossa.
La comparazione riguarda molteplici aspetti; ne segnaliamo alcuni (quelli a nostro avviso più significativi) estrapolando alcuni brani dall’articolo, a cui rimandiamo: NAPOLEONE, HITLER E LA RUSSIA – DALLA CAMPAGNA NAPOLEONICA ALL’OPERAZIONE BARBAROSSA


Battaglia della Berezina, DifferenzeLa battaglia della Berezina


I – Grande Armée e Wehrmacht
«Si trattò di due armate … immense … Per Napoleone 670 mila uomini (ma “solo” 449 mila invaderanno i confini russi), per Hitler 3.100.000, cui negli anni seguiranno rimpiazzi nella misura di un milione di uomini … Entrambi gli eserciti, però, presentano … marcate debolezze. David G. Chandler e Georges Blond sottolineano entrambi come la Grande Armée non contasse più di 270 mila francesi, perché la maggioranza dei soldati proveniva dal reclutamento degli alleati …: presentava, cioè, un organico eterogeneo …La Wehrmacht tedesca presentava, invece, grandi lacune nei mezzi … I carri armati … erano 3.350: appena 100 in più di quanti fossero stati impegnati nella campagna di Francia, cioè su un fronte da 5 a 10 volte più ridotto … I mezzi motorizzati erano 600 mila … ma erano solo in minima parte cingolati … tale limite si rivelò poi fatale per affrontare … le strade fangose e disastrate della Russia sovietica.
… Erano, in entrambi i casi, cifre colossali … ma tale vantaggio avrebbe potuto pesare sulla bilancia solo se la campagna fosse stata di breve durata. Con il prolungarsi della resistenza russa, entrambi gli eserciti finirono in inferiorità numerica …
»

II – Grandi illusioni
«Sia Napoleone che Hitler prefiguravano delle campagne fulminee … puntavano entrambi sulla cosiddetta guerra d’annientamento … Le marce forzate, le formazioni d’armata in parallelo, lo studio del terreno, la rapida concentrazione della forza, l’utilizzo del combinato d’artiglieria, cavalleria e fanteria, erano i momenti della strategia d’annientamento napoleonica, che in un quindicennio avevano sconvolto l’Europa … Per Hitler le «flotte corazzate» (cioè carri armati e mezzi motorizzati) combinate con l’artiglieria e il bombardamento aereo tattico, la sorpresa, lo studio delle debolezze materiali e morali dell’avversario erano gli strumenti di una strategia … che puntava a chiudere in trappole fatali l’esercito nemico … Aveva stravinto in Polonia, aveva addirittura sconvolto il mondo in Francia. Su queste basi “certe” … si fondavano le illusioni napoleoniche e hitleriane di una rapida e risolutiva vittoria …
In entrambi i casi i piani non contemplavano la possibilità di una guerra che andasse al di là dell’autunno …
Quando la guerra si prolungò, l’accurata preparazione di una guerra di annientamento si trasformò nella totale impreparazione di fronte ad una guerra di logoramento».


Tedeschi impantanati, deifferenzeLa difficile avanzata tedesca


III – Errori di sottovalutazione
«Napoleone sottovalutò l’immensità degli spazi russi. La sottovalutò come stratega nella inevitabile possibilità che quello sconfinato spazio concedeva al nemico di eludere lo scontro frontale … sottovalutò gli spazi anche come principale responsabile della logistica … Tutto fu apparentemente pensato, ma di fatto tutto fu pensato in chiave ottimistica: gli immensi spazi russi, dilatati dalle strade fangose e dal peso dei carri, resero tutto vano.
Hitler valutò lo spazio russo come fattore favorevole alle manovre aggiranti delle masse corazzate, ma ciò era vero per la dimensione “larghezza
 e non per la “profondità” che favoriva, invece, la ritirata e la controffensiva … Possiamo dire che il Führer non comprese la duplicità dell’immenso spazio russo neppure da difensore, ordinando la resistenza “rigida”, quando proprio quello spazio offriva la possibilità di una resistenza “elastica” …
I
piani erano … improntati all’idea di una guerra d’annientamento … Logica conseguenza di questa impostazione fu la sottovalutazione degli aspetti ambientali e climatici …L’operazione Barbarossa ebbe tra i suoi peggiori nemici proprio le strade dell’URSS …che alle prime piogge si trasformavano in acquitrini in cui tutto affondava … Chandler ci descrive una Grande Armée sprovvista di tutto, perché i convogli con le vettovaglie e i rifornimenti erano bloccati dal fango. La guerra di movimento napoleonica e hitleriana trovò, veramente, il primo insormontabile ostacolo nelle strade e nel fango».

VI – Eccessiva tensione strategica
«Napoleone perse 570 mila uomini … Perse anche 200 mila cavalli … Dei 1.400–1.500 cannoni portati in Russia solo 250 rimasero ai francesi … L’Impero francese si trovò ridotto ai confini del 1806 e da quella campagna iniziò inarrestabilmente la fine. L’esercito tedesco perse … i 2/3 della sua forza complessiva: 2 o 3 milioni di soldati, migliaia e migliaia di carri, cannoni, aerei. I tedeschi non arrivarono a Mosca, furono invece i russi a conquistare Berlino …
Le analogie … possono essere numerose, ma nessuna è stata più richiamata del disastroso esito di entrambe. Le cause di quelle catastrofi sono molteplici … L’errore politico-militare più macroscopico … è comune: l’eccesso di sforzo strategico … Furono due colossali errori strategici, perché esposero la Francia e la Germania ad uno sforzo insostenibile.
In sostanza, fu un azzardo strategico … di cui né Napoleone né Hitler vollero neppure ipotizzare l’insuccesso».

NAPOLEONE, HITLER E LA RUSSIA
DALLA CAMPAGNA NAPOLEONICA ALL’OPERAZIONE BARBAROSSA

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Un commento su “Campagna napoleonica e operazione Barbarossa: analogie e differenze

  1. adra il said:

    Penso che la Germania se non avesse avuto il problema Italiano in Grecia e la Campagna Jugolslava, se non avesse infierito contro i popoli occupati (vedi Ucraini ed ex republiche Baltiche e non avesse perso tempo e risorse con la caccia agli ebrei) avrebbe avuto buone possibilità di vincere , strangolando i rifornimenti inviati dagli Inglesi e Alleati e facendo leva sull’odio che il regime stalinista aveva disseminato in Russia e forse lavorando dall’interno contattando gli ex delle armate bianche … forse la storia avrebbe preso un’altra piega….. Forse

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