La Memoir of General Toussaint Louverture

La Memoir of General Toussaint Louverture

Il 24 agosto 1802, il leader rivoluzionario haitiano Generale Toussaint Louverture faceva il proprio ingresso a Fort de Joux, castello medievale sulla frontiera franco-svizzera, nel Massiccio del Giura. Egli era un ex schiavo, nato nella colonia francese di Santo Domingo (Haiti), ed aveva avuto un ruolo notevole nella Rivoluzione che, nell’anno 1791, aveva sconvolto l’isola caraibica.
Grazie ai propri meriti militari, egli nel 1801divenne Governatore generale del paese.
Uomo ambizioso, dal temperamento vulcanico, entrò inevitabilmente in rotta di collisione con Napoleone Bonaparte, il quale, guardando Toussaint, sentiva puzza di “indipendentismo”. Dunque il primo console, intenzionato a mantenere la piena sovranità francese sull’isola, inviò 60 mila soldati comandati dal generale Leclerc.


Le Memoir of General Toussaint LouvertureBattaglia di Vertières nel 1803


La guerra non durò a lungo: la forza francese era soverchiante e a nulla valeva resistere. Toussaint si consegnò quindi all’avversario: arrestato, venne portato prigioniero in Francia, a bordo della fregata Créole.
Tenuto prigioniero in una cella nell’antica fortezza, era tenuto sotto strettissima sorveglianza. Era come se lo avessero bruciato vivo, scriverà successivamente. E, d’altronde, quella cella sarebbe stata la sua tomba (morirà il 7 aprile 1803), anche se all’inizio egli confidava in un processo ed anche nella propria liberazione. Era speranzoso, a dispetto delle avversità.
Proprio in tali difficili circostanze egli, uomo di spada, prese in mano la penna e si diede alla scrittura, rivolgendosi direttamente, con un lungo testo, al proprio carceriere, Bonaparte.
Queste memorie, scritte in prigione, costituiscono un’importante fonte per gli studiosi, su un argomento ancora poco conosciuto ed approfondito, vale a dire la Rivoluzione haitiana e i suoi riflessi nei rapporti con la Francia.
Queste memorie danno voce e sostanza alle istanze della Rivoluzione haitiana: una rivoluzione che in parte si era nutrita degli ideali giacobini, e che proprio dalla patria del giacobinismo venne stroncata.
Inoltre, tale testo offre anche uno spunto interessante per meglio conoscere la figura di Toussaint, personaggio ambiguo, sul quale il dibattito è stato vasto e le conclusioni tutt’altro che unanimi; vi sono contenute notevoli informazioni riguardo al suo percorso militare e politico.
Chi era Louverture? Era un figlio dell’incontro tra diverse culture e influenze (africana, americana ed europea)? Oppure un genuino prodotto della Rivoluzione francese? Un nemico dello schiavismo, un araldo dell’uguaglianza? O, semplicemente, un nazionalista pronto ad impugnare, nella lotta, gli strumenti che di volta in volta si rivelavano più congeniali?
Rispondere a tali quesiti non è facile come potrebbe sembrare. Fatto sta che in queste memorie egli difende con grande tenacia le proprie scelte, il proprio operato, la propria politica.
Nel 2014, Philippe R. Girard, che è Associate Professor of Caribbean History alla McNeese State University della Louisiana, ha deciso di affrontare tali domande traducendo in lingua inglese le memorie ed editandole in una moderna pubblicazione, ampiamente corredata di note e considerazioni.
Speranza ed auspicio è che le Memoir of General Toussaint Louverture possano, prima o poi, vedere anche un altrettanto pregevole edizione italiana.

M. L.

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